Mi sono ispirato a una parte di una poesia di Cesare Pavese " Lavorare Stanca", che qui di seguito vi propongo..
Ma oltre all'ispirazione ricevuta dalla poesia, le altre fonti di ispirazione sono arrivate dal mondo che mi circonda; molte volte osservo le persone, la nostra società, il nostro modo di vivere, comunicare, socializzare, gestire i rapporti umani e interpersonali, per questo ho pensato a un articolo dal titolo Perdersi nell'Infinito...
Ma oltre all'ispirazione ricevuta dalla poesia, le altre fonti di ispirazione sono arrivate dal mondo che mi circonda; molte volte osservo le persone, la nostra società, il nostro modo di vivere, comunicare, socializzare, gestire i rapporti umani e interpersonali, per questo ho pensato a un articolo dal titolo Perdersi nell'Infinito...
La donna più bella. Inizio sempre i miei incontri invitando le persone presenti a ricordarsi l'un l'altro, a voce alta, di essere persone "stupende e meravigliose". Stupende e meravigliose, quindi...bellissime! Per questo desidero condividere la storia della modella e atleta Turia Pitt.
E’ il 2011 quando Turia partecipa alla maratona di 100 km nelle campagne intorno alla città di Kimberly, in Sudafrica. Qui all’improvviso durante la corsa, lei ed altri 5 concorrenti rimangono intrappolati in un incendio divampato all’interno di una gola rocciosa. Non c’è via di fuga, le fiamme avvolgono il gruppo e l’intervento dei soccorsi riesce ad evitare il peggio.
Le ambulanze sfrecciano in direzione dell’ospedale più vicino dove si cerca di fare il possibile per salvare la vita degli atleti feriti. Dopo un lungo periodo in terapia intensiva Turia si risveglia tra le mura della clinica: la sofferenza fisica si mischia a quella psicologica, ha perso l’uso delle dita nella mano destra, il corpo le procura forti dolori ed il volto è completamente ustionato.
La pelle scurita dalle bruciature ha cancellato quasi completamente i suoi lineamenti, gli 800 giorni in ospedale e gli oltre 100 interventi chirurgici non sono bastati a restituirle quel corpo che fino a poco tempo prima dell’incendio le aveva permesso di sfilare sulle passerelle della moda e di gareggiare come sportiva in numerose competizioni...
E’ il 2011 quando Turia partecipa alla maratona di 100 km nelle campagne intorno alla città di Kimberly, in Sudafrica. Qui all’improvviso durante la corsa, lei ed altri 5 concorrenti rimangono intrappolati in un incendio divampato all’interno di una gola rocciosa. Non c’è via di fuga, le fiamme avvolgono il gruppo e l’intervento dei soccorsi riesce ad evitare il peggio.
Le ambulanze sfrecciano in direzione dell’ospedale più vicino dove si cerca di fare il possibile per salvare la vita degli atleti feriti. Dopo un lungo periodo in terapia intensiva Turia si risveglia tra le mura della clinica: la sofferenza fisica si mischia a quella psicologica, ha perso l’uso delle dita nella mano destra, il corpo le procura forti dolori ed il volto è completamente ustionato.
La pelle scurita dalle bruciature ha cancellato quasi completamente i suoi lineamenti, gli 800 giorni in ospedale e gli oltre 100 interventi chirurgici non sono bastati a restituirle quel corpo che fino a poco tempo prima dell’incendio le aveva permesso di sfilare sulle passerelle della moda e di gareggiare come sportiva in numerose competizioni...
Un giorno un uomo va dallo psicologo. E' profondamente depresso e chiede aiuto. Lo psicologo turbato dallo stato d'animo così prostrato del paziente conclude la seduta dicendogli: " In città e arrivato il Circo. C'è un clown bravissimo.
Vedrà che la farà ridere a crepapelle!" "Non posso andarlo a vedere" rispose il paziente. "Perchè? Ci vada invece. Mi creda che poi starà meglio" insistette il medico. "No, non posso andarlo a vedere, perchè quel clown bravissimo che fa star bene gli altri, sono io!"
Il grande e brillante attore, star di Hollywood, muore suicida. Per tutti suona incredibile che una persona così simpatica, creativa e portatrice di gioia possa compiere un simile gesto. Nell'immaginario collettivo Robin Williams era il Patch Adams che fa sorridere nella malattia o l'eterno Peter Pan, un adulto che rimane bambino. Pochi mesi prima di farla finita Robin ha inviato un video messaggio di incoraggiamento a Vivian, una ragazza di 21 anni malata terminale...
Vedrà che la farà ridere a crepapelle!" "Non posso andarlo a vedere" rispose il paziente. "Perchè? Ci vada invece. Mi creda che poi starà meglio" insistette il medico. "No, non posso andarlo a vedere, perchè quel clown bravissimo che fa star bene gli altri, sono io!"
Il grande e brillante attore, star di Hollywood, muore suicida. Per tutti suona incredibile che una persona così simpatica, creativa e portatrice di gioia possa compiere un simile gesto. Nell'immaginario collettivo Robin Williams era il Patch Adams che fa sorridere nella malattia o l'eterno Peter Pan, un adulto che rimane bambino. Pochi mesi prima di farla finita Robin ha inviato un video messaggio di incoraggiamento a Vivian, una ragazza di 21 anni malata terminale...