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Bruno Pramaggiore

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Scopriamo insieme le 9 Regole per essere veramente Felici , per prima cosa dobbiamo capire veramente cosa ci può rendere felici, tutti direte i soldi e il successo, è provato scientificamente e socialmente che successo e soldi non equivale ad ESSERE FELICI .
Ma allora COSA SERVE PER ESSERE VERAMENTE FELICI..
Che ne dite immergetevi in questo articolo e lo scoprite, forse è più semplice di quanto voi pensiate...
Da studi fatti sulle persone felici sono state state riconosciute queste 9 caratteristiche comuni che possono diventare delle vere e proprie regole da rispettare per raggiungere la VERA FELICITÀ.
Mi sono ispirato a una parte di una poesia di Cesare Pavese " Lavorare Stanca", che qui di seguito vi propongo..
Ma oltre all'ispirazione ricevuta dalla poesia, le altre fonti di ispirazione sono arrivate dal mondo che mi circonda; molte volte osservo le persone, la nostra società, il nostro modo di vivere, comunicare, socializzare, gestire i rapporti umani e interpersonali, per questo ho pensato a un articolo dal titolo Perdersi nell'Infinito...
SINTOMI DA DIPENDENZA DA FACEBOOK ...
FACEBOOK E’ PERICOLOSO: TI ROVINA LA VITA. Può sembrarvi esagerato ma almeno in parte è vero: Facebook non sta migliorando la nostra esistenza, anzi. Certo, essere sempre connessi è bello, trovare in bacheca notizie divertenti o interessanti è utile e vedere le foto di amici con cui non possiamo sentirci ogni giorno è carino, ma, diciamocelo, ci sono anche un sacco di contro che l’utilizzo di questo social network porta inevitabilmente con sé. Il punto è che quasi non ci facciamo caso, che ormai le controindicazioni fanno talmente parte di noi da non essere più visibili, almeno non a occhio nudo.
SETTE MOTIVI PER FARE A MENO DI FACEBOOK.
Proprio per questo dare un’occhiata alle cose tramite la lente d’ingrandimento del “Daily Express” può essere utile per capire se utilizziamo Facebook in maniera sensata o se, in qualche bizzarro modo, ne siamo dipendenti e, quindi, lasciamo che peggiori le nostre giornate. Il sito inglese, infatti, ha elencato ben sette problematiche create dal Social Network, questo vale anche per gli altri Social Network e anche per Whatsapp e per un uso esagerato degli SmartPhone ...

Facebook è pieno di spoiler. Almeno una volta nella vita è successo a tutti: aprire la bacheca nel momento sbagliato e scoprire che qualche simpaticone ha appena commentato il film o la serie TV che ancora non avete visto. In attesa che Zuckerberg dia vita al pulsante “Spoiler Alert” non resta che pazientare…
Ormai è un fenomeno che sta contagiando un po' tutti: i bambini e genitori web dipendenti . Li chiamano generazione 2.0, forse siamo già alla generazione 3.0 . Il vero problema è quello che sta coinvolgendo la nostra società rendendola in tutto dipendente, come comunicazione, dal web e dai social network . L'unica comunicazione, quella autentica, quella all'interno del nucleo famigliare, sta invece regredendo.
Una volta per i bambini c’erano le bambole, il pallone, le macchinine. Tanti stavano con i nonni e apprendevano la manualità nello svolgere alcuni lavoretti, ad esempio raccogliere la verdura, bagnare le piante, dar da mangiare agli animali da cortile.
Altri bambini sviluppano interessi per il disegno o la lettura.
Oggi alcuni bambini non sanno neanche che le mele si raccolgono dal melo, ma pensano che crescono nel supermercato, o tante altre assurdità .
Poi dagli anni '80 si è fatta largo un’altra tipologia di gioco in grado stimolare allo stesso modo la mente dei bambini: i videogames. L’ultima grande rivoluzione nel tempo libero dei più piccoli, infine, è stata l’arrivo di internet: i ragazzi oggi trascorrono molto tempo online davanti al pc, allo smartphone o al tablet. L’imperativo è partecipare, condividere le proprie esperienze, in due parole “essere social”...
Come uscire dalla crisi? Questa frase ormai siamo arcistufi di sentirla ripetere dai telegiornali, giornali e trasmissioni televisive. Ognuno propone la sua soluzione magica; ormai tutti sono maghi della finanza, della politica sociale, dell'imprenditoria e quant'altro . Mi sembrano tanti alchimisti; ma alla fine tante parole e niente sostanza .
Insieme a voi cari lettori, vorrei affrontare l'argomento da un punto di vista diverso, senza l'esasperata analisi di dati , numeri, proiezioni o qualsiasi cosa che di concreto hanno ben poco, ma analizzando la Crisi Economica sotto l'aspetto di una Riprogrammazione a livello Sociale
Partirei dall'immagine che vi propongo all'inizio dell'articolo in cui si evince che l'economia mondiale si è sempre basata su queste categorie : Imprenditori, Lavoratori, Consumatori .
I concetti che adesso vi esprimo sono semplici e magari a qualcuno potranno sembrare banali, ma dal mio punto di vista non sono tanto banali visto che da quando non vengono più considerati importanti è iniziata la Crisi Economica , che ha colpito tutte le categorie che vi ho elencato precedentemente.

Partiamo dal punto che accomuna imprenditori, lavoratori, consumatori: è che sono ESSERI UMANI. Non sono robot, holding finanziarie, agenzie di rating, sindacati o qualsiasi altra entità .
Shalom ai miei cari lettori.
Da oggi nel blog inauguro una nuova sezione intitolata Imprenditoria Etica.
Ora vi spiegherò cosa mi ha portato a sviluppare questo argomento e vi voglio anche svelare qual'è il mio SCOPO ( sogno da realizzare ) del quale voi sarete i protagonisti.
Viviamo in una società che non mette più in primo piano la Persona, ma vi sono altri valori che ne hanno preso il posto, questi sono : il denaro, l'apparire, l'egoismo e se ve li elencassi tutti non finirei più di scrivere...
Oggi le persone sia in Azienda che nella Società non sono più considerate a livello umano, ma sono considerate sulla base di: Tu Sei Se tu Hai .
Cosa significa se ognuno di noi, nella nostra società, ha valore non per quello che è ma per quello che ha? Si comincia con i bambini che ormai a 5 anni devo avere i Tablet, a 18 anni cosa gli comprano i genitori? Forse un' astronave???
La stessa cosa succede in Azienda. Chi è Manager vale e invece gli operai o addetti ai lavori sono solo dei numeri. Ma vorrei ricordare a tutti che i valore di un generale non sta solo nelle sue capacità, ma sta sopratutto nel valore del suo esercito.

Stessa cosa nelle aziende che producono prodotti di alta qualità: il segreto sta nell'avere il personale professionalmente preparato e MOTIVATO.
Non so se a voi è già capitato di parlare di Gesù ai vostri figli.. a me è capitato con mia figlia Elisa di anni 8, ma ad intavolare questa volta il discorso su Gesù è stata lei.
Si vede che ne hanno parlato alla Scuola Materna. E fin qui non vi è niente di strano, ma la cosa che mi ha colpito è stato il suo approccio alla storia di Gesù . Arrivata a casa mi dice: "Papà, oggi ho aiutato Gesù perché i cattivi volevano metterlo in croce, ma io assieme alla mia amica lo abbiamo liberato e nascosto dai cattivi.
Però poi poverino lui non sapeva dove andare e allora ho pensato di portarlo a casa e farlo dormire con me nel mio lettino". Premetto che mia figlia ha una fantasia molto spiccata, ma a parte questo quello che mi ha colpito di più è il messaggio che lei ha recepito dalla storia di Gesù che gli è stata raccontata...
Infatti mi fa riflettere e ho capito che anche semplicemente raccontando di Gesù ai bambini, questi riescono ad estrarre l'essenza del messaggio cristiano .
Oggi voglio raccontarvi le mie impressioni quando ho conosciuto Roberto Aita .
Si può dire che è stato il destino ( o nostro Signore ) a darci la possibilità di conoscerci. Io avevo messo un annuncio su un giornale che effettuavo riparazioni di pc e Roberto mi ha contattato.
La mia prima impressione per telefono è stata quella di una persona distinta e molto educata; dopo alcune ore è venuto a casa mia per portarmi il pc da controllare e la mia prima impressione è stata confermata.
Questo è stato il primo incontro nel 2011. Poi sono seguiti altri incontri sempre per suoi problemi informatici e man mano abbiamo approfondito la nostra conoscenza.
Vorrei affrontare questo tema della grande famiglia.
Quante volte avete sentito dire dai vostri titolari o dai dirigenti della vostra azienda, che siamo tutti parte di una grande famiglia?
E poi dalla mattina alla sera cominciano ad arrivare i tagli del personale, gli esuberi, la cassa integrazione?
Questo nel migliore dei casi. In altri casi da un giorno all'altro i dipendenti vanno in azienda e la trovano chiusa! L'azienda ha delocalizzato la produzione in uno dei tanti paesi emergenti, e troviamo centinaia di persone messe in mezzo una strada.
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