Il Vangelo secondo Barbara
Pubblicato da Roberto Aita in Le Riflessioni · Sabato 15 Ago 2020 · 4:45
Tags: fede, roberto, aita, germission, vangelo
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Il vangelo secondo Barbara non è
un vangelo canonico e non è neppure un vangelo apocrifo. E’ il vangelo del
mainstream, il vangelo del pensiero comune. Il più popolare. Il vangelo della
maggioranza urlante, non della minoranza silenziosa. Nei talk show televisivi e
non solo, le varie Barbare D’Urso di vari generi, ci propinano il vangelo della
maggioranza. Lo propinano soprattutto in occasione della morte di qualche vip (very
important person?) in ambito sportivo, culturale, spettacolo o politico.
Quando uno qualsiasi di questi
vip muore (passa a miglior vita? Mah….) il vangelo secondo Barbara narra che “è
andato in Cielo” e adesso benevolmente “ci guarda da lassù” e spesso è “un
angelo che ci guida e ci protegge”. Ma davvero è così? Davvero è questa bella
visione dolce, romantica e sentimentale del trapasso? Davvero tutti ci guardano
amorevolmente da lassù? Tutti in Cielo? Tutti nelle celesti praterie dei nativi
americani? Tutti nella pace divina? Tutti buoni e assolti? Tutti accolti tra le
braccia paterne di un dio misericordioso che ha abolito, rincoglionendosi come
un nonno colpito da demenza senile, strada facendo, l’inferno e il giudizio
eterno?
Ma la Parola di Dio ci avvisa:
“Ti
scongiuro davanti a Dio e
a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione
e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e
non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e
dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana
dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno
di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla
verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi
sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo,
adempi il tuo ministero” (2Tim 4,1-4)
Questo nonno celeste, secondo il
vangelo di Barbara, è buono. Punto. Tanto buono. Troppo buono. Nulla lo
offende, nulla lo ferisce, nulla lo colpisce. Puoi fare della tua vita quello
che vuoi, puoi riempire la tua vita di ogni ingiusta immondizia, tanto questo
“nonnino rincoglionito” ti perdona tutto! Lui è misericordia! L’inferno non c’è?
E se c’è è vuoto? E’ vuoto davvero?
Ma davvero questo “padre buono” e
mai “giusto” ha mandato 2000 anni fa il Figlio per niente? Davvero Gesù come
Figlio di Dio è passato dalla croce invano? Davvero è risorto invano? Davvero?
Secondo il vangelo di Barbara sì!
Gesù è stato solo un maestro di
vita, ma non ci ha salvato da nulla! Non si è caricato dei nostri peccati
inchiodandoli sulla croce, non è l’Agnello di Dio che ha tolto il peccato, non
è il Salvatore e Signore. Non era necessario, secondo il vangelo di Barbara,
Gesù! A che serviva e a che serve oggi? A nulla! Tanto quel padre celeste nel
tempo è diventato un “nonnino innocuo” a cui tirare la barba e fargli tutti i
dispetti inimmaginabili, sicuri che il suo occhio velato dall’età ci capisce e
tollera tutto! W il padre misericordioso! W il figlio misericordioso! Così puoi
fare tutto quello che vuoi tanto il perdono è garantito comunque vada. Anche
tu, tra i vip, percorrerai le vie celesti (tra meteoriti, nuvole, astronavi,
satelliti dismessi, ecc) bypassando la Giustizia divina. Che bello! Non più
giudizio eterno, non più inferno, non più separazione eterna da Dio! Fantastico!
Che bello il vangelo di Barbara!!!
Eppure il Maestro del Vangelo
afferma che “nessuno può andare al Padre se non attraverso di me” (Gv
14,6) e dice anche che l’inferno esiste.
“Il Figlio
dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli
scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace
ardente dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti
splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda! (Mt 13,41-43)
Gesù dice anche di “non
giudicare”.
“Non
giudicate, per non essere giudicati; perché
col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale
misurate sarete misurati” (Mt 7,1-2)
Non giudicare significa non solo
non mandare da parte nostra nessuno all’inferno (pratica a cui, ahimè, la
Chiesa è storicamente piuttosto avvezza con le scomuniche e le varie inquisizioni);
ma non giudicare significa anche non
inviare nessuno da parte nostra neppure in Cielo! Non giudicare né in male né
in bene. Solo Dio è giusto giudice perché conosce il cuore di ogni persona.
Quindi per tutti noi permane il “non giudicare! “.
Invece il vangelo secondo Barbara
è inappellabile: tutti vengono giudicati secondo questo vangelo romantico e
poetico degni del cielo. Tutti in cielo. Tutti salvati. A prescindere dal
libero arbitrìo e dal male compiuto. Che bello il vangelo secondo Barbara!!! E’
bello questo vangelo per i più narcotizzati e dormienti. Ma non è il Vangelo di
Gesù!
Io credo al Vangelo di Gesù e non
credo minimamente al vangelo di Barbara!
“Io non mi vergogno del
vangelo perché esso è la potenza di Dio per chiunque crede” (Rom 1.16)
E tu? A quale vangelo credi?
A quello della maggioranza
urlante o a quello della minoranza quasi ridotta al silenzio?
Roberto Aita
3 recensioni
Valeria
Mercoledì 19 Ago 2020
Roberto hai ragione, si fanno un Dio di comodo, o buonista e che deve dare sempre ciò che si chiede, oppure un Dio "questura". Si fanno frasi fatte e si seguono correnti finte spirituali. L'idolo della bella apparenza.Per i morti non si prega, da fastidio pensarci. Si vive d'ipocrisia. Questo è quanto appare nelle comunicazioni di massa. Per fortuna, nel segreto ci sono persone che pregano, crescono con sacrificio, ma crescono. La voglia d'incontrare Dio è una necessità, come l'aria che si respira.
Olivia
Domenica 23 Ago 2020
Caro Bob, come spesso accade attraverso una pungente ironia metti in luce lati nascosti dell'intera umanità. Questo di cui parli è uno di quelli.. E purtroppo è proprio come dici tu.. In giro c'è tanta superficialità e dilaga il pensiero del sincretismo religioso dove tutto è concesso in nome dell'amore o di altre esigenze pratiche di carattere culturale.. L'importante è amare e fare del bene( a chi poi? A se stessi si o agli altri?!?).. Ma se ci fermiamo a questo pensiero allora il nostro Gesù cosa è venuto a fare qui su questa terra e cosa ha sofferto a fare? Per nn parlare della morte che gli uomini gli hanno riservato... Se bastasse davvero soltanto amare ( interessante sarebbe anche capire chi e come.. E se questo amare nasconde in realtà una punta di egoismo e di opportusimo.. "io ti amo perché tu mi fai stare bene.. E ne ho un beneficio in cambio.. Ma se così nn fosse più allora io non ti amerei più "! È questo il vero amore? Gesù non ci ha amato per opportunismo ma in modo assolutamente gratuito e senza meritocrazia alcuna!. In questo mondo ho l'impressione sempre di più invece che la gente dica di amarsi o più semplicemente di volersi bene perché coinvolta in una relazione di scambi di emozioni e di condivisione di divertimenti. Ma non c'è vero amore. Anche qui vedo più un consumismo di emozioni e sentimenti e una totale o quasi assenza di volontà di metter Dio al centro della propria vita.. Prima vengono i propri interessi, gli agi, gli amici ...
bruno
Lunedì 24 Ago 2020
Un gran verità sui lati nascosti dell'umanità, grazie ancora per il tuo prezioso lavoro.
Bruno
Bruno