Trooooppoooooo bellooooooo
E' stato il Kairos (tempo opportuno) di scoprire le Chiavi del Regno. Abbiamo vissuto insieme una giornata speciale, domenica 28 settembre, al Seminario di Guarigione e Liberazione. Abbiamo conosciuto il docente con più allievi al mondo (purtroppo) il Prof. Sima. Abbiamo ascoltato e gioito insieme per le numerose testimonianze di guarigione miracolosa da parte di Dio. Abbiamo tutti partecipato al Seminario più "dinamico" (a detta di tutti...) nell'azione dello Spirito Santo. La Parola di Dio, la preghiera di autorità, la lode, l'adorazione, l'intercessione, la comunione fraterna, la Presenza del Signore...centinaia di mani che si alzano a Dio! Troppo bello!!! Alla conclusione diverse persone chiedevano: a quando il prossimo? Un mio "immenso grazie" và a tutti i partecipanti così numerosi e partecipi, al gruppo canto che ha animato con particolare sensibilità la giornata e al GerTeam per come si è prodigato al meglio per gestire l'organizzazione del Seminario. Grazie, grazie ancora a tutti voi!
Ciò che cambia la vita è mettere in pratica i Principi della Parola: “Siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente”. Il pericolo di molti credenti è quello di sedersi e dire: “Signore fai Tu! Spirito Santo fai Tu!” cadendo così in un atteggiamento passivo nei confronti del Signore. San Paolo non scrive: “Lo Spirito Santo vi rinnova la mente e i pensieri" ma : “ (Voi) non conformatevi alla mentalità di questo mondo”. Ogni giorno siamo davanti ad una scelta, dove la mente è il nostro campo di battaglia e dove il Prof. Sima vuole compiere la sua opera di...sabotaggio!
E' stato il Kairos (tempo opportuno) di scoprire le Chiavi del Regno. Abbiamo vissuto insieme una giornata speciale, domenica 28 settembre, al Seminario di Guarigione e Liberazione. Abbiamo conosciuto il docente con più allievi al mondo (purtroppo) il Prof. Sima. Abbiamo ascoltato e gioito insieme per le numerose testimonianze di guarigione miracolosa da parte di Dio. Abbiamo tutti partecipato al Seminario più "dinamico" (a detta di tutti...) nell'azione dello Spirito Santo. La Parola di Dio, la preghiera di autorità, la lode, l'adorazione, l'intercessione, la comunione fraterna, la Presenza del Signore...centinaia di mani che si alzano a Dio! Troppo bello!!! Alla conclusione diverse persone chiedevano: a quando il prossimo? Un mio "immenso grazie" và a tutti i partecipanti così numerosi e partecipi, al gruppo canto che ha animato con particolare sensibilità la giornata e al GerTeam per come si è prodigato al meglio per gestire l'organizzazione del Seminario. Grazie, grazie ancora a tutti voi!
Ciò che cambia la vita è mettere in pratica i Principi della Parola: “Siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente”. Il pericolo di molti credenti è quello di sedersi e dire: “Signore fai Tu! Spirito Santo fai Tu!” cadendo così in un atteggiamento passivo nei confronti del Signore. San Paolo non scrive: “Lo Spirito Santo vi rinnova la mente e i pensieri" ma : “ (Voi) non conformatevi alla mentalità di questo mondo”. Ogni giorno siamo davanti ad una scelta, dove la mente è il nostro campo di battaglia e dove il Prof. Sima vuole compiere la sua opera di...sabotaggio!
Carpe Diem . Dio vede il meglio di te. Può darsi che a volte non riesci a controllare il tuo carattere come vorresti. Cerca il perdono di Dio o di chi hai ferito con parole che non avresti voluto dire, credi nel Suo perdono, non vivere nella condanna. Cammina a testa alta sapendo che sei un vaso che Dio tiene nelle Sue mani per plasmare.
La vita è fatta di persone che salgono sul treno delle opportunità e di altre che aspettano alla stazione, con la valigia pronta, il prossimo treno che spesso...non arriva mai!
Siamo circondati da persone che hanno i "buoni propositi" e dicono: domani cambierò, domani farò, domani riuscirò,ecc.. Il mondo è pieno di persone, anche credenti, che procrastinano. Hanno l'intenzione, ma non passano all'azione! Il noto aforisma attribuito a Karl Marx: "La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni" è la triste realtà dei più.
Ma per me non è così. Per te, se vuoi, non è così.
La vita è fatta di persone che salgono sul treno delle opportunità e di altre che aspettano alla stazione, con la valigia pronta, il prossimo treno che spesso...non arriva mai!
Siamo circondati da persone che hanno i "buoni propositi" e dicono: domani cambierò, domani farò, domani riuscirò,ecc.. Il mondo è pieno di persone, anche credenti, che procrastinano. Hanno l'intenzione, ma non passano all'azione! Il noto aforisma attribuito a Karl Marx: "La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni" è la triste realtà dei più.
Ma per me non è così. Per te, se vuoi, non è così.
Guarire il cuore ferito ...
Chi di noi non ha mai subito una forte delusione nella sua vita? Un pugno nello stomaco, un rifiuto, un affronto, una umiliazione così forte da togliere il respiro?
Oppure può esserci capitato di essere fonte, più o meno cosciente, di una forte umiliazione nei confronti di un'altra persona. Una azione, un comportamento che, anche se capitato nel passato, ancora oggi ci fa bruciare il cuore dal dolore? A chi non è mai capitato può davvero ringraziare il Signore, per chi, come a me, è capitato si pone un problema davanti che non può non essere affrontato.
Quanto e come questo trauma e questa ferita interiore stanno condizionando la tua vita presente? Questo dolore sta condizionando la tua vita? Sei libero da quel peso oppure ogni volta che qualche accadimento della vita te lo fa ricordare per te è meglio “mandare giù” e non pensarci pur di non soffrire?
Ti è mai capitato di avere reazioni sproporzionate rispetto ad un fatto che ti accade nella tua quotidianità? O ti è mai capitato di incontrare persone che reagiscono in modo sproporzionato ad un normale episodio di vita quotidiana?
Ecco se ti ritrovi nelle situazioni sopra descritte sei in buona compagnia.
Torniamo però alla domanda cruciale: Quanto e come questo trauma e questa ferita interiore stanno condizionando la tua vita presente?
Chi di noi non ha mai subito una forte delusione nella sua vita? Un pugno nello stomaco, un rifiuto, un affronto, una umiliazione così forte da togliere il respiro?
Oppure può esserci capitato di essere fonte, più o meno cosciente, di una forte umiliazione nei confronti di un'altra persona. Una azione, un comportamento che, anche se capitato nel passato, ancora oggi ci fa bruciare il cuore dal dolore? A chi non è mai capitato può davvero ringraziare il Signore, per chi, come a me, è capitato si pone un problema davanti che non può non essere affrontato.
Quanto e come questo trauma e questa ferita interiore stanno condizionando la tua vita presente? Questo dolore sta condizionando la tua vita? Sei libero da quel peso oppure ogni volta che qualche accadimento della vita te lo fa ricordare per te è meglio “mandare giù” e non pensarci pur di non soffrire?
Ti è mai capitato di avere reazioni sproporzionate rispetto ad un fatto che ti accade nella tua quotidianità? O ti è mai capitato di incontrare persone che reagiscono in modo sproporzionato ad un normale episodio di vita quotidiana?
Ecco se ti ritrovi nelle situazioni sopra descritte sei in buona compagnia.
Torniamo però alla domanda cruciale: Quanto e come questo trauma e questa ferita interiore stanno condizionando la tua vita presente?
Oggi inizio il mio articolo con una citazione del poeta G. Zanella (di Chiampo- VI). Ha scritto che gli artigiani sono la poesia di un paese ; un paese senza artigiani è un paese senza poesia.
Ricordo con nostalgia le vie del centro del mio paese quando passeggiando i piccoli artigiani che riparavano ogni cosa, dalle scarpe alle pentole, il barbiere, il panettiere, il fabbro ecc..affacciati sulla porta ti salutavano, con un cenno del capo o alzando la mano.
Adesso passo e vedo i loro negozi chiusi e vuoti, non c'è più poesia, hanno dovuto chiudere.........
La società consumistica ha cancellato la poesia dai nostri paesi, ma non solo questo, ha cancellato anche il dialogo, il saper vivere i momenti belli della giornata, il condividere gioie e dolori con i famigliari o le persone a noi care.
Passeggiando non incontri più persone che ti salutano e sorridono, persone con cui scambiare qualche parola.Tutti che camminano velocemente parlando al telefono o a testa bassa che digitano messaggi.
Ricordo con nostalgia le vie del centro del mio paese quando passeggiando i piccoli artigiani che riparavano ogni cosa, dalle scarpe alle pentole, il barbiere, il panettiere, il fabbro ecc..affacciati sulla porta ti salutavano, con un cenno del capo o alzando la mano.
Adesso passo e vedo i loro negozi chiusi e vuoti, non c'è più poesia, hanno dovuto chiudere.........
La società consumistica ha cancellato la poesia dai nostri paesi, ma non solo questo, ha cancellato anche il dialogo, il saper vivere i momenti belli della giornata, il condividere gioie e dolori con i famigliari o le persone a noi care.
Passeggiando non incontri più persone che ti salutano e sorridono, persone con cui scambiare qualche parola.Tutti che camminano velocemente parlando al telefono o a testa bassa che digitano messaggi.
Shalom ai miei cari lettori.
Da oggi nel blog inauguro una nuova sezione intitolata Imprenditoria Etica.
Ora vi spiegherò cosa mi ha portato a sviluppare questo argomento e vi voglio anche svelare qual'è il mio SCOPO ( sogno da realizzare ) del quale voi sarete i protagonisti.
Viviamo in una società che non mette più in primo piano la Persona, ma vi sono altri valori che ne hanno preso il posto, questi sono : il denaro, l'apparire, l'egoismo e se ve li elencassi tutti non finirei più di scrivere...
Oggi le persone sia in Azienda che nella Società non sono più considerate a livello umano, ma sono considerate sulla base di: Tu Sei Se tu Hai .
Cosa significa se ognuno di noi, nella nostra società, ha valore non per quello che è ma per quello che ha? Si comincia con i bambini che ormai a 5 anni devo avere i Tablet, a 18 anni cosa gli comprano i genitori? Forse un' astronave???
La stessa cosa succede in Azienda. Chi è Manager vale e invece gli operai o addetti ai lavori sono solo dei numeri. Ma vorrei ricordare a tutti che i valore di un generale non sta solo nelle sue capacità, ma sta sopratutto nel valore del suo esercito.
Stessa cosa nelle aziende che producono prodotti di alta qualità: il segreto sta nell'avere il personale professionalmente preparato e MOTIVATO.
Da oggi nel blog inauguro una nuova sezione intitolata Imprenditoria Etica.
Ora vi spiegherò cosa mi ha portato a sviluppare questo argomento e vi voglio anche svelare qual'è il mio SCOPO ( sogno da realizzare ) del quale voi sarete i protagonisti.
Viviamo in una società che non mette più in primo piano la Persona, ma vi sono altri valori che ne hanno preso il posto, questi sono : il denaro, l'apparire, l'egoismo e se ve li elencassi tutti non finirei più di scrivere...
Oggi le persone sia in Azienda che nella Società non sono più considerate a livello umano, ma sono considerate sulla base di: Tu Sei Se tu Hai .
Cosa significa se ognuno di noi, nella nostra società, ha valore non per quello che è ma per quello che ha? Si comincia con i bambini che ormai a 5 anni devo avere i Tablet, a 18 anni cosa gli comprano i genitori? Forse un' astronave???
La stessa cosa succede in Azienda. Chi è Manager vale e invece gli operai o addetti ai lavori sono solo dei numeri. Ma vorrei ricordare a tutti che i valore di un generale non sta solo nelle sue capacità, ma sta sopratutto nel valore del suo esercito.
Stessa cosa nelle aziende che producono prodotti di alta qualità: il segreto sta nell'avere il personale professionalmente preparato e MOTIVATO.
Uno degli errori più comuni tra i credenti è quello di pensare che il denaro in sé è un male (anche se poi all’atto pratico non possono farne a meno!). Ma la Parola di Dio ci ricorda che: “L’amore per il denaro è la radice di tutti i mali” (1Tim 6,10). Molti non conoscono la Bibbia. Ma tra quelli che la leggono molti non credono ciò che la Bibbia dice, ma credono ciò che per loro è meglio credere. Questo è tipicamente frutto dei pregiudizi mentali e delle umane tradizioni che si sono depositate nei secoli nelle menti dei credenti e non.
Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!
Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!Se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria! Il denaro è uno strumento meraviglioso nelle mani di persone rette che aiutano e sostengono il prossimo, che forniscono ai bisognosi gli “strumenti” culturali e formativi per creare benessere. Il denaro è un mezzo straordinario per fondare missioni, per evangelizzare, per benedire a tutti i livelli la vita di molte persone in tutto il mondo.
Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!
Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!Se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria! Il denaro è uno strumento meraviglioso nelle mani di persone rette che aiutano e sostengono il prossimo, che forniscono ai bisognosi gli “strumenti” culturali e formativi per creare benessere. Il denaro è un mezzo straordinario per fondare missioni, per evangelizzare, per benedire a tutti i livelli la vita di molte persone in tutto il mondo.
Nel mio libro "Dio, io e te", vi è un capitolo a pag 67 dal titolo: In mutande o in autorità.
Riporto alcune righe: "C'è differenza fra autorità e potenza: una cosa è la potenza, un’altra è l’autorità. Un vigile, ha il potere di fermare il traffico? Sì, risponderebbero in molti.
Basta che alzi la paletta di ordinanza e ha piena autorità di fermare la potenza di un’orda di automobili! Tutto questo è vero, ma solo se il vigile ha la divisa! Volete la prova? Mettete un vigile in mutande all'incrocio di una strada, con in mano soltanto una paletta. Vedrete che ha in sé stesso il potere, ma non l’autorità di bloccare il traffico!
Può urlare quanto vuole che è un vigile, ma non sarà creduto. I credenti sono spesso il vigile in mutande! Hanno la potenza di Dio in loro, ma non esprimono con fede l’autorità spirituale per manifestarla!"
Riporto alcune righe: "C'è differenza fra autorità e potenza: una cosa è la potenza, un’altra è l’autorità. Un vigile, ha il potere di fermare il traffico? Sì, risponderebbero in molti.
Basta che alzi la paletta di ordinanza e ha piena autorità di fermare la potenza di un’orda di automobili! Tutto questo è vero, ma solo se il vigile ha la divisa! Volete la prova? Mettete un vigile in mutande all'incrocio di una strada, con in mano soltanto una paletta. Vedrete che ha in sé stesso il potere, ma non l’autorità di bloccare il traffico!
Può urlare quanto vuole che è un vigile, ma non sarà creduto. I credenti sono spesso il vigile in mutande! Hanno la potenza di Dio in loro, ma non esprimono con fede l’autorità spirituale per manifestarla!"
Shalom miei cari lettori, oggi vi parlerò del bimbo che è stato in braccio a Gesù , una vera testimonianza di miracoli di Dio.
È il 3 marzo del 2003. Il piccolo Colton ha 4 anni e quel giorno aveva cominciato ad avere un forte mal di pancia.
Poi il vomito. Stava sempre peggio finché i medici fecero la loro diagnosi: appendice perforata.
Fu operato d’urgenza a Greeley, in Colorado.
Durante l’operazione la situazione sembrò precipitare: “lo stiamo perdendo! Lo stiamo perdendo!”. Il bambino era messo molto male e passò qualche minuto assai critico. Poi però si era ripreso.
Per il babbo e la mamma era stata un’esperienza terribile.
Lacrime e preghiere in gran quantità come sanno tutti coloro che son passati da questi drammi.
Quattro mesi dopo, il 4 luglio, la macchina arriva a un incrocio. Il padre Todd si ricorda che girando a sinistra, a quel semaforo, si arriva al Great Plains Regional Medical Center, il luogo dove avevano vissuto la scioccante esperienza.
È il 3 marzo del 2003. Il piccolo Colton ha 4 anni e quel giorno aveva cominciato ad avere un forte mal di pancia.
Poi il vomito. Stava sempre peggio finché i medici fecero la loro diagnosi: appendice perforata.
Fu operato d’urgenza a Greeley, in Colorado.
Durante l’operazione la situazione sembrò precipitare: “lo stiamo perdendo! Lo stiamo perdendo!”. Il bambino era messo molto male e passò qualche minuto assai critico. Poi però si era ripreso.
Per il babbo e la mamma era stata un’esperienza terribile.
Lacrime e preghiere in gran quantità come sanno tutti coloro che son passati da questi drammi.
Quattro mesi dopo, il 4 luglio, la macchina arriva a un incrocio. Il padre Todd si ricorda che girando a sinistra, a quel semaforo, si arriva al Great Plains Regional Medical Center, il luogo dove avevano vissuto la scioccante esperienza.
Occorre avere un’immagine edificante di noi stessi. Chi credi di essere ?
Fonda l’immagine che hai di te su ciò che la Parola di Dio dice.
Tutto è possibile a chi crede. Il modo in cui vedi te stesso e come ti senti al riguardo avrà un impatto enorme su quanta strada farai nella vita.
Cos’è un immagine di se stessi? Il termine può essere cambiato con autostima, concetto di sé e valore di se stessi. L’autostima è quel senso profondo che hai di te stesso.
E’ il modo in cui ti vedi, l’opinione e il giudizio che hai del tuo proprio valore, quanto peso credi di avere nella vita. E’ certo che un’immagine positiva di se stessi è uno dei fattori chiave nel successo e nella felicità di un individuo. Il motivo per cui l’ immagine di te stesso è così importante è questa: sicuramente tu parli, agisci e reagisci secondo la persona che tu pensi di essere.
Fonda l’immagine che hai di te su ciò che la Parola di Dio dice.
Tutto è possibile a chi crede. Il modo in cui vedi te stesso e come ti senti al riguardo avrà un impatto enorme su quanta strada farai nella vita.
Cos’è un immagine di se stessi? Il termine può essere cambiato con autostima, concetto di sé e valore di se stessi. L’autostima è quel senso profondo che hai di te stesso.
E’ il modo in cui ti vedi, l’opinione e il giudizio che hai del tuo proprio valore, quanto peso credi di avere nella vita. E’ certo che un’immagine positiva di se stessi è uno dei fattori chiave nel successo e nella felicità di un individuo. Il motivo per cui l’ immagine di te stesso è così importante è questa: sicuramente tu parli, agisci e reagisci secondo la persona che tu pensi di essere.
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire ci sentiamo rimproverare quando non vogliamo sentire cose che non ci piacciono.
Ma essendo questo il blog del "Tutto è possibile a chi crede" condivido con te questo pensiero: a volte è bene essere sordi!!!
Hai letto bene: è un bene a volte fare i sordi! Così ci insegna la storia della gara dei ranocchi.
La gara dei ranocchi consisteva di arrivare in cima a una torre.
Si radunò molta gente per vedere e tutti pensavano che fosse impossibile per i ranocchi raggiungere la cima.
Tutto quello che si ascoltava erano frasi del tipo: "Che pena !!! Non ce la faranno mai!". Uno a uno i ranocchi cominciarono a desistere, dandosi per vinti, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima.
Ma essendo questo il blog del "Tutto è possibile a chi crede" condivido con te questo pensiero: a volte è bene essere sordi!!!
Hai letto bene: è un bene a volte fare i sordi! Così ci insegna la storia della gara dei ranocchi.
La gara dei ranocchi consisteva di arrivare in cima a una torre.
Si radunò molta gente per vedere e tutti pensavano che fosse impossibile per i ranocchi raggiungere la cima.
Tutto quello che si ascoltava erano frasi del tipo: "Che pena !!! Non ce la faranno mai!". Uno a uno i ranocchi cominciarono a desistere, dandosi per vinti, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima.