Io desidero che tu prosperi in ogni cosa, che tu goda buona salute, così come prospera la tua anima (3Gv2)1 Tavola di Studio e Confronto2 Testimonianze di Fede e Guarigione3 Preghiera di Intercessione4 Video-Corsi di Form-Azione5 Preghiera e Arte6 Consulenza Skype7 Ebook di Form- Azione Spirituale8 Mp3-Risorse Audio9 Dio ama chi dona con gioia10

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4 dinamiche vincenti
Considera le fortune che hai. Una volta che ti sarai reso conto di quanto vali, tornerai a sorridere, vedrai risplendere il sole, riuscirai finalmente ad andare in contro alla vita come Dio l’aveva intesa per te... con grazia, forza, coraggio e fiducia. Uno dei segreti della vita più importanti e inconfutabili che ho dovuto imparare, nel dolore, è che non puoi nemmeno iniziare a modificare un’esistenza irrimediabilmente fallita, un lavoro monotono e ingrato o una grave situazione finanziaria che sembra condannarti alla sconfitta personale finché non sai apprezzare i beni che già possiedi...
Perdono, guarigione e riconciliazione : parole forti che possono cambiare la vita di ognuno di noi..
Non sono cresciuta in una famiglia serena. Tutt'altro. Ho avuto un padre che era morbosamente geloso di mia madre (facendola soffrire parecchio per questo) e in più, cosa ancor più grave, ha avuto per me delle attenzioni sessuali (da ragazzina e poi da sposata). Con mio marito ho taciuto, mia madre sapeva della cosa io l'avevo informata) ma non sapeva come intervenire (era soggiogata, sottomessa e paurosa di mio padre autoritario).
Sono passati degli anni. Tanti. Il rapporto con mio padre, a causa di queste situazioni era sempre stato freddo. Poi ho incontrato Roberto, anni fa, e mi ha parlato del perdono. Del perdono come decisione e non frutto di uno stato emotivo. Tra le lacrime ho pregato Gesù e ho nel mio cuore perdonato mio padre.

In ogni caso tra noi vi era sempre quel muro, quella distanza. Mio papà è diventato anziano, poi vecchio....
Ritrovare la Luce.
Buongiorno a tutti! Sono un cantautore rock, il mio nome di Battesimo è Marco ma da tempo ho scelto il nome d’arte di Holygold.

Ho avuto la gioia di conoscere Roberto Aita grazie ad un mio carissimo amico, Stefano Mendogni, che tanti anni fa per Natale mi regalò un libro dallo strano titolo, “I 7 sigilli del risveglio”.

All’epoca, di Dio mi interessava ben poco, ero rimasto deluso dalla Chiesa e dalla poca gioia che comunicava. Avevo smesso anche con la “abitudine” della Messa, e preda di una sete spirituale davvero forte mi ero buttato alla ricerca di qualunque cosa fosse in grado di placarla. Mi ero, in particolare, rivolto alla New Age e al Taoismo, con frequenti escursioni nel campo del Reiki. Credevo fermamente nell’Astrologia, studiavo e leggevo i Tarocchi. Ancora inconsapevole della nostra attitudine ad essere “calamite”, attiravo a me tutte le sfortune che credevo di leggere negli astri e nelle carte, e ovviamente questo non faceva che rafforzare in me la convinzione che proprio lì fosse scritta la verità....
Noi siamo il nostro nemico. Quale futuro?
Antefatto.  Mi trovavo negli USA nel 2004 con Loira e parlavo a conoscenti di Oriana Fallaci e del suo libro "La rabbia e l'orgoglio". Erano ignari di lei e del libro, per cui entrai in una libreria e ne acquistai una copia di: "The rage and pride" che donai incoraggiandone la lettura. La Fallaci, una donna atea stava "profetizzando" sull'Europa, l'Eurabia.
Oggi. Non ho voluto commentare sul blog "Je suis Charlie" e i fatti di Parigi. Ho la netta sensazione che in Occidente stiamo vedendo, con sfumature diverse, il nemico fuori di noi. Io penso che invece il pericolo numero uno non è l'islamismo o la Jihad, ma il pericolo siamo noi! "Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito"....
In Lui la morte non esiste
Non vado spesso al cimitero. Preferisco ritrovare i miei cari nel mio cuore ovunque io sia. Stamattina però ho deciso di andarci facendo una piccola passeggiata. Piovigginava un poco e c’era una bella luce, di quelle che piacciono tanto a chi è appassionato, come me, di fotografia.

Le poche volte che entro nel campo santo preferisco farlo quando non c’è nessuno, in una situazione più intima, forse oggi ne sentivo il desiderio dopo la confusione e le preghiere tristi di Ognissanti. Entrando mi sono fatto il segno della croce, così come ci hanno sempre insegnato sin da piccoli e subito dopo mi sono addentrato nel labirinto un po’ surreale fatto di piccole edicole lucide: “avrà il marmo con l'angelo che spezza le catene..”, come cantava Francesco Guccini. Percorrendo i viottoli con il classico suono della ghiaia sotto i piedi sono andato anch’io a “visitare” i nonni paterni, i bisnonni, mia mamma.

Un sorriso a tutti, ben sapendo che non sono lì ma che da quel luogo sono comunque passati....
Ormai è un fenomeno che sta contagiando un po' tutti: i bambini e genitori web dipendenti . Li chiamano generazione 2.0, forse siamo già alla generazione 3.0 . Il vero problema è quello che sta coinvolgendo la nostra società rendendola in tutto dipendente, come comunicazione, dal web e dai social network . L'unica comunicazione, quella autentica, quella all'interno del nucleo famigliare, sta invece regredendo.
Una volta per i bambini c’erano le bambole, il pallone, le macchinine. Tanti stavano con i nonni e apprendevano la manualità nello svolgere alcuni lavoretti, ad esempio raccogliere la verdura, bagnare le piante, dar da mangiare agli animali da cortile.
Altri bambini sviluppano interessi per il disegno o la lettura.
Oggi alcuni bambini non sanno neanche che le mele si raccolgono dal melo, ma pensano che crescono nel supermercato, o tante altre assurdità .
Poi dagli anni '80 si è fatta largo un’altra tipologia di gioco in grado stimolare allo stesso modo la mente dei bambini: i videogames. L’ultima grande rivoluzione nel tempo libero dei più piccoli, infine, è stata l’arrivo di internet: i ragazzi oggi trascorrono molto tempo online davanti al pc, allo smartphone o al tablet. L’imperativo è partecipare, condividere le proprie esperienze, in due parole “essere social”...
Carpe Diem . Dio vede il meglio di te. Può darsi che a volte non riesci a controllare il tuo carattere come vorresti. Cerca il perdono di Dio o di chi hai ferito con parole che non avresti voluto dire, credi nel Suo perdono, non vivere nella condanna. Cammina a testa alta sapendo che sei un vaso che Dio tiene nelle Sue mani per plasmare.
La vita è fatta di persone che salgono sul treno delle opportunità e di altre che aspettano alla stazione, con la valigia pronta, il prossimo treno che spesso...non arriva mai!
Siamo circondati da persone che hanno i "buoni propositi" e dicono: domani cambierò, domani farò, domani riuscirò,ecc.. Il mondo è pieno di persone, anche credenti, che procrastinano. Hanno l'intenzione, ma non passano all'azione! Il noto aforisma attribuito a Karl Marx: "La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni" è la triste realtà dei più.
Ma per me non è così. Per te, se vuoi, non è così.
Come uscire dalla crisi? Questa frase ormai siamo arcistufi di sentirla ripetere dai telegiornali, giornali e trasmissioni televisive. Ognuno propone la sua soluzione magica; ormai tutti sono maghi della finanza, della politica sociale, dell'imprenditoria e quant'altro . Mi sembrano tanti alchimisti; ma alla fine tante parole e niente sostanza .
Insieme a voi cari lettori, vorrei affrontare l'argomento da un punto di vista diverso, senza l'esasperata analisi di dati , numeri, proiezioni o qualsiasi cosa che di concreto hanno ben poco, ma analizzando la Crisi Economica sotto l'aspetto di una Riprogrammazione a livello Sociale
Partirei dall'immagine che vi propongo all'inizio dell'articolo in cui si evince che l'economia mondiale si è sempre basata su queste categorie : Imprenditori, Lavoratori, Consumatori .
I concetti che adesso vi esprimo sono semplici e magari a qualcuno potranno sembrare banali, ma dal mio punto di vista non sono tanto banali visto che da quando non vengono più considerati importanti è iniziata la Crisi Economica , che ha colpito tutte le categorie che vi ho elencato precedentemente.

Partiamo dal punto che accomuna imprenditori, lavoratori, consumatori: è che sono ESSERI UMANI. Non sono robot, holding finanziarie, agenzie di rating, sindacati o qualsiasi altra entità .
Guarire il cuore ferito ...
Chi di noi non ha mai subito una forte delusione nella sua vita? Un pugno nello stomaco, un rifiuto, un affronto, una umiliazione così forte da togliere il respiro?

Oppure può esserci capitato di essere fonte, più o meno cosciente, di una forte umiliazione nei confronti di un'altra persona. Una azione, un comportamento che, anche se capitato nel passato, ancora oggi ci fa bruciare il cuore dal dolore? A chi non è mai capitato può davvero ringraziare il Signore, per chi, come a me, è capitato si pone un problema davanti che non può non essere affrontato.

Quanto e come questo trauma e questa ferita interiore stanno condizionando la tua vita presente? Questo dolore sta condizionando la tua vita? Sei libero da quel peso oppure ogni volta che qualche accadimento della vita te lo fa ricordare per te è meglio “mandare giù” e non pensarci pur di non soffrire?

Ti è mai capitato di avere reazioni sproporzionate rispetto ad un fatto che ti accade nella tua quotidianità? O ti è mai capitato di incontrare persone che reagiscono in modo sproporzionato ad un normale episodio di vita quotidiana?

Ecco se ti ritrovi nelle situazioni sopra descritte sei in buona compagnia.

Torniamo però alla domanda cruciale: Quanto e come questo trauma e questa ferita interiore stanno condizionando la tua vita presente?
Uno degli errori più comuni tra i credenti è quello di pensare che il denaro in sé è un male (anche se poi all’atto pratico non possono farne a meno!). Ma la Parola di Dio ci ricorda che: “L’amore per il denaro è la radice di tutti i mali” (1Tim 6,10). Molti non conoscono la Bibbia. Ma tra quelli che la leggono molti non credono ciò che la Bibbia dice, ma credono ciò che per loro è meglio credere. Questo è tipicamente frutto dei pregiudizi mentali e delle umane tradizioni che si sono depositate nei secoli nelle menti dei credenti e non.

Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!

Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!Se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria! Il denaro è uno strumento meraviglioso nelle mani di persone rette che aiutano e sostengono il prossimo, che forniscono ai bisognosi gli “strumenti” culturali e formativi per creare benessere. Il denaro è un mezzo straordinario per fondare missioni, per evangelizzare, per benedire a tutti i livelli la vita di molte persone in tutto il mondo.
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