Io desidero che tu prosperi in ogni cosa, che tu goda buona salute, così come prospera la tua anima (3Gv2)1 Tavola di Studio e Confronto2 Testimonianze di Fede e Guarigione3 Preghiera di Intercessione4 Video-Corsi di Form-Azione5 Preghiera e Arte6 Consulenza Skype7 Ebook di Form- Azione Spirituale8 Mp3-Risorse Audio9 Dio ama chi dona con gioia10

Dio

Vai ai contenuti
La storia è la disciplina che si occupa dello studio del passato tramite l'uso di fonti, documenti, testimonianze e racconti che possano trasmettere il sapere. "Non sapere che cosa sia accaduto nei tempi passati, sarebbe come restare per sempre un bambino. Se non si fa uso delle opere delle età passata, il mondo rimarrà sempre nell’infanzia della conoscenza" (Cicerone). Come non possiamo vedere il domani senza l'oggi, così non possiamo vivere l'oggi senza ieri. "Se ho visto più lontano è perchè sono salito sulle spalle dei giganti" , frase attribuita a Newton, illustra bene il concetto di ciò che chiamiamo progresso in ogni campo della vita, anche quello spirituale. Se oggi, nel 2017, parliamo di fede, Bibbia, Spirito Santo, profezie, ecc... è proprio perchè nel passato persone hanno lottato e sofferto affinchè questi tesori arrivassero fino a noi. Persone ed eventi del passato sono importanti per ciò che noi viviamo oggi. Vediamo alcuni eventi di cui quest'anno si celebrano le ricorrenze.

500esimo della Riforma protestante. Martin Lutero (1517-2017) «ci offre l’opportunità di compiere un ulteriore passo in avanti, guardando al passato senza rancori» per «riproporre agli uomini e donne del nostro tempo la novità radicale di Gesù, la misericordia senza limiti di Dio: proprio ciò che i Riformatori ai loro tempi volevano stimolare». Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza ad una delegazione della Chiesa evangelica tedesca citando quanto affermato da Benedetto XVI ad Erfurt nel 2011 (la «questione su Dio» era «la passione profonda, la molla della vita e dell’intero cammino» di Lutero) e sottolineando che «il fatto che la loro chiamata al rinnovamento abbia suscitato sviluppi che hanno portato a divisioni tra i cristiani, è stato certamente tragico» e cinquecento anni fa le lotte tra fratelli e sorelle nella fede furono «fomentate da interessi politici e di potere», mentre oggi «rendiamo grazie a Dio perché finalmente, “deposto tutto ciò che è di peso” – ha detto Jorge Mario Bergoglio citando San Paolo - «fraternamente “corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù”».
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;

su pascoli erbosi mi fa riposare
ad acque tranquille mi conduce.

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni. (Sal 23)
Qualcuno ha detto che l'importante della vita, più della mèta, è  il viaggio. Qualcosa di simile lo troviamo nelle Scritture, dove il nostro Viaggio con Dio, con i suoi alti e bassi è più importante della mèta. La mèta è il punto di arrivo, mentre la vita è il Viaggio.

Questo mi fà ricordare novembre 1988, quando un amico regalò a me e Loira un nastro con l'ultimo disco degli U2 "Rattle and Hum".  Ascoltammo più volte gli splendidi brani contenuti e tra questi ce n'era uno " I Still Havent Found What I'm Looking For" (Non ho ancora trovato ciò che sto cercando" che condivido  oggi.
Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!» e non soccorri?
Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese.
Non ha più forza la legge, nè mai si afferma il diritto.
L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto.

Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l'iniquità, perchè, vedendo i malvagi, taci
mentre l'empio ingoia il giusto?

Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette perchè la si legga speditamente.
E' una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila, perchè certo verrà e non tarderà».
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,mentre il giusto vivrà per la sua fede.
Pochi mesi dopo la mia conversione, il Signore mi diede

attraverso una persona carismatica una parola profetica specifica e personale.

Questa parola mi ha accompagnato in tutti questi anni.

Tra le altre cose, Dio mi diceva:

Ti ho scelto fra mille e mille, ti ho chiamato per nome,

non ho disdegnato la tua miseria perchè sono un Dio buono, ricco e misericordioso.

Queste parole mi hanno sempre fatto ricordare la chiamata di Geremia:

«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,prima che tu uscissi alla luce,

ti avevo consacrato;ti ho stabilito profeta delle nazioni». (Ger 1,5).



Bussando alle porte del ParadisoUn'altra parte della profezia da me ricevuta diceva:

Non guardare alla tua carne fragile che grida,

io ho vinto la debolezza della tua carne. Io ti guardo e ti tengo nel mio cuore,

mio figlio tu sei, mia creatura, credilo!
Ho ricevuto recentemente questa mail da una lettrice del blog:

" Dopo aver letto l'articolo sul blog - Il potere perverso delle tradizioni umane- faccio queste considerazioni. Io faccio fatica a pensare ad un Gesù così poco amorevole verso le persone che a Lui si rivolgono per avere ascolto, amicizia, guarigione o aiuto in generale. Davvero tu pensi che oggi Gesù si rivolgerebbe alle persone con toni così freddi distaccati e maleducati? Non troverei compassione alcuna in un Gesù così e anche se condividessi ciò che va insegnando non so se lo seguirei fisicamente … pur non allontandomi dal Signore . Penso che il modo di dire le cose e la compassione che abbiamo verso chi ci sta di fronte valga moltissimo e tanto possa fare nel cuore delle persone stesse .... A mio avviso il modo che usiamo per dire le cose fa sempre la differenza "

Così le ho risposto, tolti i convenevoli personali:

E' vero, il modo fa la differenza. Proprio per questo credo che i vangeli ci insegnino che Gesù ha usato (quando necessario) delle parole e dei gesti forti, anche violenti (perchè credo che la misericordia vera possa giungere a modi estremi e forti per scuotere). Riflettiamo insieme su questi brani, anche per vedere se sono degli "episodi" sporadici.

Non ti sembra che sia passata l'idea di un Gesù così misericordioso da non potersi più esprimere così:

"Serpenti, razza di vipere, (non proprio modi dolci) come scamperete al giudizio (e la misericordia?) della geenna?" (Mt 23,33)?
Solitamente si definisce malattia dell’anima quello stato di disagio, blocco che impedisce il pieno sviluppo della vita disturbando il rapporto di amore verso se stessi e verso il prossimo. Ma cos'è l'anima?

L’anima (in greco psiche) include i pensieri, i ricordi, le emozioni, i sentimenti, la memoria, l’immaginazione, la capacità di ragionamento e l’intelligenza, quello che viene in modo riduttivo definita la "mente".

" L’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato sano (irreprensibile) ” (I Tessalonicesi 5:23).

Dei tre elementi, lo spirito permette il contatto con Dio. Il corpo permette il contatto diretto con la materia (attraverso i 5 sensi naturali). L'anima si trova fra i due e rende possibile la comunicazione e la cooperazione (positiva) o frattura (negativa) fra lo spirito e il corpo.

"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito ha esultato in Dio mio salvatore" (Luca 1,46-47)...
Il termine tradizione (dal latino traditiònem deriv. da tràdere = consegnare, trasmettere) può assumere diverse accezioni, fortemente interrelate. E'  sinonimo di consuetudine (spesso è utilizzata in tale senso la definizione "tradizioni popolari  intendendo la trasmissione nel tempo, all'interno di un gruppo umano, della memoria di eventi sociali o storici, delle usanze, delle credenze religiose, dei costumi.

Volevo qui soffermarmi sulle tradizioni umane a livello religioso. Poniamoci una domanda: essendo tradizioni religiosi consolidate nei secoli e accettate dai più, sono necessariamente buone? A questo proposito lasciamo rispondere il Maestro dei Vangeli:

Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. Invano     essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini» (Mt 15,6-9) ...
L’educazione deve avere come presupposto una grande fiducia verso la persona ed un profondo rispetto per la sua coscienza. La fiducia nasce dalla consapevolezza che ogni persona ha in sé la potenzialità di diventare “una personalità” sia in campo umano che in quello spirituale e dalla speranza che tale potenzialità possa crescere ed emergere. Il rispetto della coscienza nasce dalla consapevolezza che ogni persona è “diversa” l’una dall’altra e che diverso non significa né inferiore né superiore, ma la diversità è cosa molto buona perché ognuno può attingere dall’altro le qualità migliori per arricchire sé stesso, perché in ognuno c’è qualcosa di prezioso che non c’è in nessun altro. Le persone sono ineguali per natura e pertanto non bisogna cercare di renderle uguali perché è la diversità degli uomini, la differenzazione delle loro qualità e delle loro tendenze che costituisce la grande risorsa del genere umano. L’universalità di Dio consiste nella molteplicità infinita dei cammini che conducono a Lui,  ciascuno dei quali è riservato a quel singolo uomo....
La donna più bella. Inizio sempre i miei incontri invitando le persone presenti a ricordarsi l'un l'altro, a voce alta, di essere persone "stupende e meravigliose". Stupende e meravigliose, quindi...bellissime! Per questo desidero condividere la storia della modella e atleta Turia Pitt.

E’ il 2011 quando Turia partecipa alla maratona di 100 km nelle campagne intorno alla città di Kimberly, in Sudafrica. Qui all’improvviso durante la corsa, lei ed altri 5 concorrenti rimangono intrappolati in un incendio divampato all’interno di una gola rocciosa. Non c’è via di fuga, le fiamme avvolgono il gruppo e l’intervento dei soccorsi riesce ad evitare il peggio.

Le ambulanze sfrecciano in direzione dell’ospedale più vicino dove si cerca di fare il possibile per salvare la vita degli atleti feriti. Dopo un lungo periodo in terapia intensiva Turia si risveglia tra le mura della clinica: la sofferenza fisica si mischia a quella psicologica, ha perso l’uso delle dita nella mano destra, il corpo le procura forti dolori ed il volto è completamente ustionato.

La pelle scurita dalle bruciature ha cancellato quasi completamente i suoi lineamenti, gli 800 giorni in ospedale e gli oltre 100 interventi chirurgici non sono bastati a restituirle quel corpo che fino a poco tempo prima dell’incendio le aveva permesso di sfilare sulle passerelle della moda e di gareggiare come sportiva in numerose competizioni...
Torna ai contenuti