Io desidero che tu prosperi in ogni cosa, che tu goda buona salute, così come prospera la tua anima (3Gv2)1 Tavola di Studio e Confronto2 Testimonianze di Fede e Guarigione3 Preghiera di Intercessione4 Video-Corsi di Form-Azione5 Preghiera e Arte6 Consulenza Skype7 Ebook di Form- Azione Spirituale8 Mp3-Risorse Audio9 Dio ama chi dona con gioia10

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4 dinamiche vincenti
Considera le fortune che hai. Una volta che ti sarai reso conto di quanto vali, tornerai a sorridere, vedrai risplendere il sole, riuscirai finalmente ad andare in contro alla vita come Dio l’aveva intesa per te... con grazia, forza, coraggio e fiducia. Uno dei segreti della vita più importanti e inconfutabili che ho dovuto imparare, nel dolore, è che non puoi nemmeno iniziare a modificare un’esistenza irrimediabilmente fallita, un lavoro monotono e ingrato o una grave situazione finanziaria che sembra condannarti alla sconfitta personale finché non sai apprezzare i beni che già possiedi...
Non rubare. Il settimo comandamento proibisce di prendere o di tenere ingiustamente i beni del prossimo e di arrecare danno al prossimo nei suoi beni in qualsiasi modo. Tutti siamo giustamente pronti a condannare il furto e l'appropriazione indebita.

Ma c'è una dimensione del "non rubare" che non viene menzionata, a volte neppure dai credenti. E' il "rubare" a Dio. Rileggiamo ciò che la Parola di Dio ci insegna:

"Io sono il Signore, non cambio... Ritornate a me e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti. Ma voi dite: «Come dobbiamo tornare?». Può un uomo frodare Dio? Eppure voi mi frodate e andate dicendo: «Come ti abbiamo frodato?». Nelle decime e nelle primizie" (Malachia 3, 6-8)

Il Signore non cambia. E' lo stesso. Ieri, oggi e per sempre. Ci invita a TORNARE a Lui. Come? Non frodandolo, derubandolo, di COSE che gli appartengono: decime (il 10% di ogni rendita) e primizie (i primi frutti, la parte migliore)

"Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto" (Proverbi 3,9-10) ..
Cosa ti trattiene al palo?
Quando ero piccolo adoravo il circo, ero attirato in particolar modo dall'elefante che, come scoprii più tardi, era l'animale preferito di tanti altri bambini. Durante lo spettacolo faceva sfoggio di un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune... ma dopo il suo numero, e fino ad un momento prima di entrare in scena, l'elefante era sempre legato ad un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe. Eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri. e anche se la catena era grossa mi pareva ovvio che un animale del genere potesse liberarsi facilmente di quel paletto e fuggire.

Che cosa lo teneva legato? Chiesi in giro a tutte le persone che incontravo di risolvere il mistero dell'elefante; qualcuno mi disse che l'elefante non scappava perché era ammaestrato... allora posi la domanda ovvia: "se è ammaestrato, perché lo incatenano?". Non ricordo di aver ricevuto nessuna risposta coerente.

Con il passare del tempo dimenticai il mistero dell'elefante e del paletto. Per mia fortuna qualche anno fa ho scoperto che qualcuno era stato tanto saggio da trovare la risposta: l'elefante del circo non scappa perché è stato legato a un paletto simile fin da quando era molto, molto piccolo.

Chiusi gli occhi e immaginai l'elefantino indifeso appena nato, legato ad un paletto che provava a spingere, tirare e sudava nel tentativo di liberarsi, ma nonostante gli sforzi non ci riusciva perché quel paletto era troppo saldo per lui, così dopo vari tentativi un giorno si rassegnò alla propria impotenza. L'elefante enorme e possente che vediamo al circo non scappa perché crede di non poterlo fare: sulla sua pelle è impresso il ricordo dell'impotenza sperimentata e non è mai più ritornato a provare... non ha mai più messo alla prova di nuovo la sua forza... mai più!....
Ritrovare la Luce.
Buongiorno a tutti! Sono un cantautore rock, il mio nome di Battesimo è Marco ma da tempo ho scelto il nome d’arte di Holygold.

Ho avuto la gioia di conoscere Roberto Aita grazie ad un mio carissimo amico, Stefano Mendogni, che tanti anni fa per Natale mi regalò un libro dallo strano titolo, “I 7 sigilli del risveglio”.

All’epoca, di Dio mi interessava ben poco, ero rimasto deluso dalla Chiesa e dalla poca gioia che comunicava. Avevo smesso anche con la “abitudine” della Messa, e preda di una sete spirituale davvero forte mi ero buttato alla ricerca di qualunque cosa fosse in grado di placarla. Mi ero, in particolare, rivolto alla New Age e al Taoismo, con frequenti escursioni nel campo del Reiki. Credevo fermamente nell’Astrologia, studiavo e leggevo i Tarocchi. Ancora inconsapevole della nostra attitudine ad essere “calamite”, attiravo a me tutte le sfortune che credevo di leggere negli astri e nelle carte, e ovviamente questo non faceva che rafforzare in me la convinzione che proprio lì fosse scritta la verità....
In Lui la morte non esiste
Non vado spesso al cimitero. Preferisco ritrovare i miei cari nel mio cuore ovunque io sia. Stamattina però ho deciso di andarci facendo una piccola passeggiata. Piovigginava un poco e c’era una bella luce, di quelle che piacciono tanto a chi è appassionato, come me, di fotografia.

Le poche volte che entro nel campo santo preferisco farlo quando non c’è nessuno, in una situazione più intima, forse oggi ne sentivo il desiderio dopo la confusione e le preghiere tristi di Ognissanti. Entrando mi sono fatto il segno della croce, così come ci hanno sempre insegnato sin da piccoli e subito dopo mi sono addentrato nel labirinto un po’ surreale fatto di piccole edicole lucide: “avrà il marmo con l'angelo che spezza le catene..”, come cantava Francesco Guccini. Percorrendo i viottoli con il classico suono della ghiaia sotto i piedi sono andato anch’io a “visitare” i nonni paterni, i bisnonni, mia mamma.

Un sorriso a tutti, ben sapendo che non sono lì ma che da quel luogo sono comunque passati....
Chiacchere ... criminali !
Lo scorso settembre Papa Francesco alla casa Santa Marta  ha ricordato che: "Chi parla male del prossimo è un ipocrita che non ha il coraggio di guardare i propri difetti”. Il Papa ha sottolineato che le chiacchiere hanno una “dimensione di criminalità”, perché imitano il gesto omicida di Caino. “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non t’accorgi della trave che è nel tuo?”. Gesù ci parla di quell’atteggiamento odioso verso il prossimo, di quel diventare giudice del fratello”. Gesù dice una parola forte:  ipocrita”: “Quelli che vivono giudicando il prossimo, parlando male del prossimo, sono ipocriti, perché non hanno la forza, il coraggio di guardare i loro propri difetti... Anche l’Apostolo Giovanni, lo dice chiaro: colui che odia suo fratello, cammina nelle tenebre; chi giudica il fratello, cammina nelle tenebre”....
Può guarire un bimbo Down nel grembo materno? Molti dicono di no. Ma Tutto è Possibile a chi Crede! Ringrazio Giordano e Andrea per le riprese video e lo stesso Andrea per il montaggio della video-testimonianza di cui sopra così toccante. Siamo tutti incoraggiati a riscoprire la medicina della fede. La fede viva in Gesù è efficace. Il vangelo è potenza di Dio per salvare, liberare e guarire chiunque crede. " Io infatti non mi vergogno del vangelo, poichè è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede" (Rom 1,16) Gesù è Risorto. E’ vivo. Opera oggi. Seppur vincolati dalla corruttibilità, limitati dalla temporalità, possiamo sperimentare le primizie, come Figli di Dio, della Sua salvezza nelle nostre vite.

Così come scrive Sara: "Con Flavio avevamo già una bimba, Maria Letizia di 5 anni, ed a fine estate 2013 abbiamo deciso di provare ad avere un altro figlio... Sono rimasta incinta e durante un controllo ecografico, la brutta notizia: i dottori hanno evidenziato un alto rischio che il bambino potesse avere la sindrome di Down (1 su 63, per fare un confronto, Letizia era: 1 su 7000). Ci hanno consigliato esami invasivi, io e Flavio eravamo disperati, era un’ eventualità che non avevamo mai considerato. Mi sembrava di impazzire ed immaginavo il viso di mio figlio e vedevo i classici tratti Down...
Trooooppoooooo bellooooooo
E' stato il Kairos (tempo opportuno) di scoprire le Chiavi del Regno. Abbiamo vissuto insieme una giornata speciale, domenica 28 settembre, al Seminario di Guarigione e Liberazione. Abbiamo conosciuto il docente con più allievi al mondo (purtroppo) il Prof. Sima. Abbiamo ascoltato e gioito insieme per le numerose testimonianze di guarigione miracolosa da parte di Dio. Abbiamo tutti partecipato al Seminario più "dinamico" (a detta di tutti...) nell'azione dello Spirito Santo. La Parola di Dio, la preghiera di autorità, la lode, l'adorazione, l'intercessione, la comunione fraterna, la Presenza del Signore...centinaia di mani che si alzano a Dio! Troppo bello!!! Alla conclusione diverse persone chiedevano: a quando il prossimo? Un mio "immenso grazie" và a tutti i partecipanti così numerosi e partecipi, al gruppo canto che ha animato con particolare sensibilità la giornata e al GerTeam per come si è prodigato al meglio per gestire l'organizzazione del Seminario. Grazie, grazie ancora a tutti voi!

Ciò che cambia la vita è mettere in pratica i Principi della Parola: “Siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente”. Il pericolo di molti credenti è quello di sedersi e dire: “Signore fai Tu! Spirito Santo fai Tu!” cadendo così in un atteggiamento passivo nei confronti del Signore. San Paolo non scrive: “Lo Spirito Santo vi rinnova la mente e i pensieri" ma : “ (Voi) non conformatevi alla mentalità di questo mondo”. Ogni giorno siamo davanti ad una scelta, dove la mente è il nostro campo di battaglia e dove il Prof. Sima vuole compiere la sua opera di...sabotaggio!
Uno degli errori più comuni tra i credenti è quello di pensare che il denaro in sé è un male (anche se poi all’atto pratico non possono farne a meno!). Ma la Parola di Dio ci ricorda che: “L’amore per il denaro è la radice di tutti i mali” (1Tim 6,10). Molti non conoscono la Bibbia. Ma tra quelli che la leggono molti non credono ciò che la Bibbia dice, ma credono ciò che per loro è meglio credere. Questo è tipicamente frutto dei pregiudizi mentali e delle umane tradizioni che si sono depositate nei secoli nelle menti dei credenti e non.

Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!

Il denaro in sé non è né un bene, né un male. Il denaro dipende solo da chi lo possiede e come si decide di usarlo. Il denaro in sé è completamente sottomesso a colui che lo gestisce. Il denaro in sé è pronto a fare del bene o del male secondo le decisioni di chi lo governa. Il denaro esprime semplicemente quello che è nel cuore di colui che li possiede. Il denaro non è un male in se stesso!Se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria! Il denaro è uno strumento meraviglioso nelle mani di persone rette che aiutano e sostengono il prossimo, che forniscono ai bisognosi gli “strumenti” culturali e formativi per creare benessere. Il denaro è un mezzo straordinario per fondare missioni, per evangelizzare, per benedire a tutti i livelli la vita di molte persone in tutto il mondo.
Shalom miei cari lettori, oggi vi parlerò del bimbo che è stato in braccio a Gesù , una vera testimonianza di miracoli di Dio.
È il 3 marzo del 2003. Il piccolo Colton ha 4 anni e quel giorno aveva cominciato ad avere un forte mal di pancia.
Poi il vomito. Stava sempre peggio finché i medici fecero la loro diagnosi: appendice perforata.
Fu operato d’urgenza a Greeley, in Colorado.
Durante l’operazione la situazione sembrò precipitare: “lo stiamo perdendo! Lo stiamo perdendo!”. Il bambino era messo molto male e passò qualche minuto assai critico. Poi però si era ripreso.
Per il babbo e la mamma era stata un’esperienza terribile.
Lacrime e preghiere in gran quantità come sanno tutti coloro che son passati da questi drammi.
Quattro mesi dopo, il 4 luglio, la macchina arriva a un incrocio. Il padre Todd si ricorda che girando a sinistra, a quel semaforo, si arriva al Great Plains Regional Medical Center, il luogo dove avevano vissuto la scioccante esperienza.
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