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Qualcuno ha detto che l'importante della vita, più della mèta, è  il viaggio. Qualcosa di simile lo troviamo nelle Scritture, dove il nostro Viaggio con Dio, con i suoi alti e bassi è più importante della mèta. La mèta è il punto di arrivo, mentre la vita è il Viaggio.

Questo mi fà ricordare novembre 1988, quando un amico regalò a me e Loira un nastro con l'ultimo disco degli U2 "Rattle and Hum".  Ascoltammo più volte gli splendidi brani contenuti e tra questi ce n'era uno " I Still Havent Found What I'm Looking For" (Non ho ancora trovato ciò che sto cercando" che condivido  oggi.
Cosa ti trattiene al palo?
Quando ero piccolo adoravo il circo, ero attirato in particolar modo dall'elefante che, come scoprii più tardi, era l'animale preferito di tanti altri bambini. Durante lo spettacolo faceva sfoggio di un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune... ma dopo il suo numero, e fino ad un momento prima di entrare in scena, l'elefante era sempre legato ad un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe. Eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri. e anche se la catena era grossa mi pareva ovvio che un animale del genere potesse liberarsi facilmente di quel paletto e fuggire.

Che cosa lo teneva legato? Chiesi in giro a tutte le persone che incontravo di risolvere il mistero dell'elefante; qualcuno mi disse che l'elefante non scappava perché era ammaestrato... allora posi la domanda ovvia: "se è ammaestrato, perché lo incatenano?". Non ricordo di aver ricevuto nessuna risposta coerente.

Con il passare del tempo dimenticai il mistero dell'elefante e del paletto. Per mia fortuna qualche anno fa ho scoperto che qualcuno era stato tanto saggio da trovare la risposta: l'elefante del circo non scappa perché è stato legato a un paletto simile fin da quando era molto, molto piccolo.

Chiusi gli occhi e immaginai l'elefantino indifeso appena nato, legato ad un paletto che provava a spingere, tirare e sudava nel tentativo di liberarsi, ma nonostante gli sforzi non ci riusciva perché quel paletto era troppo saldo per lui, così dopo vari tentativi un giorno si rassegnò alla propria impotenza. L'elefante enorme e possente che vediamo al circo non scappa perché crede di non poterlo fare: sulla sua pelle è impresso il ricordo dell'impotenza sperimentata e non è mai più ritornato a provare... non ha mai più messo alla prova di nuovo la sua forza... mai più!....
Nel mio libro "Dio, io e te", vi è un capitolo a pag 67 dal titolo: In mutande o in autorità.
Riporto alcune righe: "C'è differenza fra autorità e potenza: una cosa è la potenza, un’altra è l’autorità. Un vigile, ha il potere di fermare il traffico? Sì, risponderebbero in molti.
Basta che alzi la paletta di ordinanza e ha piena autorità di fermare la potenza di un’orda di automobili! Tutto questo è vero, ma solo se il vigile ha la divisa! Volete la prova? Mettete un vigile in mutande all'incrocio di una strada, con in mano soltanto una paletta. Vedrete che ha in sé stesso il potere, ma non l’autorità di bloccare il traffico!
Può urlare quanto vuole che è un vigile, ma non sarà creduto. I credenti sono spesso il vigile in mutande! Hanno la potenza di Dio in loro, ma non esprimono con fede l’autorità spirituale per manifestarla!"
Occorre avere un’immagine edificante di noi stessi. Chi credi di essere ?
Fonda l’immagine che hai di te su ciò che la Parola di Dio dice.
Tutto è possibile a chi crede. Il modo in cui vedi te stesso e come ti senti al riguardo avrà un impatto enorme su quanta strada farai nella vita.
Cos’è un immagine di se stessi? Il termine può essere cambiato con autostima, concetto di sé e valore di se stessi. L’autostima è quel senso profondo che hai di te stesso.
E’ il modo in cui ti vedi, l’opinione e il giudizio che hai del tuo proprio valore, quanto peso credi di avere nella vita. E’ certo che un’immagine positiva di se stessi è uno dei fattori chiave nel successo e nella felicità di un individuo. Il motivo per cui l’ immagine di te stesso è così importante è questa: sicuramente tu parli, agisci e reagisci secondo la persona che tu pensi di essere.
La fede è più della speranza.
E’ certezza.
E’ certezza interiore che avverrà.
E’ già una prova interiore di una cosa che l’occhio umano non vede ancora.
Perché coloro che sembrano avere tanta fede non spostano nulla?
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